A TREVIGLIO IL FASCISMO NON PASSA

AntifaRESOCONTO DELLA GIORNATA ANTIFASCISTA DI TREVIGLIO,
SABATO 13 DICEMBRE.

Oggi 13 dicembre, a Treviglio, in Piazza Setti, Forza Nuova ha indetto un presidio per l’assegnazione delle case popolari ai soli italiani.

Come risposta, noi studenti, lavoratori immigrati ed italiani, precari e pensionati di Treviglio siamo scesi in piazza determinati per dire che a Treviglio non c’è posto per i fascisti.

A fronte di una crisi lavorativa che lascia moltissime famiglie nell’impossibilità di pagarsi un affitto, a fronte di una disoccupazione giovanile che tocca il 40% e a fronte di una precarizzazione del lavoro che non permette a moltissimi giovani di raggiungere un salario dignitoso, Forza Nuova ha individuato come problema l’immigrazione.

Noi crediamo, e oggi l’abbiamo ribadito, che la crisi colpisca tutti i lavoratori, mentre crea profitto alla classe dirigente.
Classe dirigente che per mantenere i suoi profitti intatti, delocalizza in paesi esteri la produzione per poter pagar meno i lavoratori, classe dirigente che specula sulle case popolari tentando di venderle e continuando a non assegnarle. Ricordiamo infatti che più della metà degli alloggi popolari lombardi sono vuoti. In tutto questo Forza Nuova ha individuato come problema l’assegnazione di case ai lavoratori e alle famiglie immigrate.
La posizione che Forza Nuova voleva portare oggi in piazza serve solo a fomentare una guerra tra poveri, mentre vuole lasciare intatti e anzi difendere, quelli che sono i reali responsabili di queste politiche di privatizzazione e sfruttamento del territorio.
Il fascismo ha sempre avuto questo ruolo: addossare le colpe a lavoratori, studenti e immigrati e tutelare i veri speculatori.
Oggi Forza Nuova ha tentato di portare questo a Treviglio, ma è stata respinta da moltissimi studenti, lavoratori immigrati ed italiani e disoccupati che uniti hanno dimostrato che il fascismo a Treviglio non passa.
La risposta data oggi alla provocazione fascista è frutto dell’unione di chi sul territorio contrasta attivamente e quotidianamente le politiche di impoverimento che colpiscono sempre più i lavoratori.
Molta gente, venuta a conoscenza del banchetto programmato da Forza Nuova, ha deciso di presidiare la piazza dove ci sarebbe dovuto essere il banchetto.
A fronte di una presenza forte degli antifascisti, Comune e polizia hanno deciso comunque di far svolgere il banchetto ai fascisti.
Dopo quattro ore di accerchiamento del banchetto, fatto con cori ed interventi, in cui gli esponenti di Forza Nuova non sono riusciti a raccogliere neanche una firma, i quattro fascisti presenti, protetti per tutto il tempo dalle forze dell’ordine, hanno smontato il banchetto ed abbandonato la piazza.
Gli antifascisti hanno così dato vita ad un corteo spontaneo per le vie del centro, in cui si esprimevano alla popolazione i motivi della mobilitazione, ribadendo che la lotta antifascista fa parte di una ben più ampia lotta contro chi ci vuole precari, poveri, buoni e zitti, mentre le politiche di impoverimento della classe lavoratrice vengono portate avanti da governi sia di destra che di sinistra.
Il bilancio della giornata ci vede quindi orgogliosi dell’alta partecipazione espressa.
Dobbiamo però doverosamente specificare un episodio della giornata:
vogliamo condannare la gestione della piazza operata dalle forze dell’ordine, che a fronte di una contestazione ampia e diffusa, si devono assumere la responsabilità di aver alimentato la tensione a tal punto che nel momento in cui i fascisti malmenavano un ragazzo che momentaneamente si era allontanato dal presidio antifascista, un passante è stato contuso da un oggetto volante.
Esprimiamo solidarietà a entrambi.
Vogliamo anche condannare l’operato del Comune, che ha concesso i permessi per il banchetto fascista.
Manteniamo alta l’allerta antifascista e continuiamo a lottare per delle migliori condizioni di vita nei nostri territori.

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