Volantino rivendicazione spazi sociali

SPAZI E TERRITORIO: NON E’ MALAGESTIONE, MA UN SISTEMA DI SFRUTTAMENTO

imm a cazzo17 Settembre 2012: il sindaco Giuseppe Pezzoni annuncia la messa in vendita dell’area pubblica del Foro Boario, tradizionalmente utilizzata per fiere e feste di partito. L’attualeamministrazione comunale approfitta così della situazione nella quale era relegato tale spazio, mai messo a disposizione della cittadinanza, per tentare di risanare le proprie casse.

L’area, che potrebbe essere uno spazio di socialità nel cuore di Treviglio, diventa preda di mere strategie di profitto da parte di un qualche imprenditore (al momento introvabile) e del Comune a scapito dell’intera collettività, cui, paradossalmente, era dedicato tale luogo e che ora potrà viverlo soltanto come consumatrice.

Questo è solo uno degli innumerevoli casi di speculazione che interessano il territorio trevigliese: gli spazi che non sottostanno alle logiche di mercato, e che quindi non sono fonte di guadagno vengono, in questo periodo di crisi, venduti se non addirittura abbandonati, piuttosto che esser messi a disposizione della comunità.

L’utilizzo degli spazi quali mere fonti di profitto implica una netta divisione all’interno della cittadinanza: quanti avranno una sufficiente possibilità economica potranno continuare a usufruirne, tutti gli altri ne rimarranno esclusi. Ne è un chiaro esempio il modo in cui molti giovani trevigliesi occupano il loro tempo libero: quanti non hanno disponibilità di denaro vagano tra parchetti e panchine cercando punti di aggregazione in concreto inesistenti; i pochi soldi risparmiati nella settimana finiscono immancabilmente nelle casse del bar o della discoteca di turno. Al contrario i proprietari di tali luoghi, centri di una socialità totalmente subordinata al consumo, intascano i profitti derivanti dal bisogno di spazi che tutti sentono come irrinunciabile.

Solo uno spazio libero e autogestito da chi lo vive rappresenta un vero punto di svolta rispetto all’attuale situazione trevigliese e una risposta alle necessità reali di chi vive nella nostra zona, indiscutibilmente priva di luoghi liberi dalle logiche di mercato.

Riteniamo che la riappropriazione di uno spazio di agibilità e aggregazione non sia fine a se stessa, ma anzi un valido strumento di lotta in cui portare avanti pratiche e iniziative in contrasto con le logiche responsabili del continuo impoverimento delle classi lavoratrici.

Il collettivo Tana Libera Tutti, un gruppo di giovani trevigliesi, studenti e lavoratori, autonomo da partiti e sindacati, da tempo porta avanti tali rivendicazioni. Questo percorso viene condotto attraverso momenti assembleari, di confronto e critica del sistema attuale. Le sintesi raggiunte collettivamente grazie alle discussioni libere e orizzontali, si traducono poi in pratica per mettere in luce e risolvere le contraddizioni che abbiamo evidenziato.

Partecipare attivamente è il primo passo per mettere poi in atto risposte concrete contro la crisi che paghiamo sempre più cara. Non possiamo più permetterci di delegare la risoluzione dei nostri problemi ad altri, è necessario che ci impegniamo in prima persona, organizzandoci per trovare insieme la miglior alternativa che risponda ai nostri bisogni. Lamentele e polemiche sterili non cambieranno le cose, partecipa portando il tuo contributo, le tue idee e proposte!

Il collettivo TanaLiberaTutti si riunisce ogni lunedì alle 21:30 presso la sede dell’Unione Inquilini di via Zenale 1.

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