Ieri [14-10-2022] abbiamo avuto ospite a Treviglio il Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze, è stata una serata molto partecipata, di confronto e dialogo.
Invitiamo tutti a proseguire su questa strada e a sostenere la lotta di GKN, ma a continuare ad organizzarsi anche sul nostro territorio, a partire dai nostri interessi nei posti di lavoro e nelle scuole. Insorgiamo ovunque!
Ricordiamo ancora che il collettivo Tana Libera Tutti si riunisce ogni lunedì dalle 21:30 circa in via Curletti, 12 a Treviglio (scriveteci per info!).
Domani (23/07) saremo a Piacenza per partecipare al corteo chiamato per esprimere solidarietà verso otto dirigenti nazionali e locali di SI COBAS e USB, due sindacati attivi nel dare voce al paese reale, che sta pagando i costi della guerra. Sono sindacalisti che praticano sindacalismo conflittuale e di classe nella logistica. Sono stati arrestati nei giorni scorsi.
In questo paese i diritti dei lavoratori si vorrebbero inesistenti, permangono precarietà e sfruttamento, si arrestano i sindacalisti perché pretendono condizioni migliori e si cerca di seppellire per anni in galera chi lotta.
Dal 23 giugno 2022 gli operai e le operaie della Maier Cromoplastica di Verdellino (BG), azienda del settore automotive dove si producono parti in cromatura di autovetture e veicoli industriali, sono in sciopero con presidio permanente fuori dai cancelli della fabbrica. I lavoratori, in gran parte donne, stanno protestando contro la decisione dell’azienda di delocalizzare la produzione nei Paesi Baschi (Spagna).
CENA CENA CENA
sabato 25 giugno 2022, dalle ore 19:30, in via Curletti, 12 a Treviglio (BG)
Una cena per mangiare insieme, una cena per condividere le lotte e continuare a costruire percorsi di lotta, autofinanziamento a sostegno delle spese legali.
Avremo da mangiare per tutti, anche vegano.
Come organizzazione politica di lavoratori e studenti del territorio sentiamo la necessità e la responsabilità di esprimerci a fronte del conflitto in Ucraina. Cominciato nel 2014, dopo lo scoppio delle proteste di Euromaidan, la deposizione del presidente eletto, l’instaurazione del governo reazionario finanziato dall’Occidente e le successive rivolte scoppiate nel Donbass, continua fino ad oggi. Negli anni le potenze imperialiste “occidentali” si sono adoperate nel sostenere il nazionalismo liberale ucraino (di matrice nazi-fascista!) in funzione anti-russa. Sia per espandere il controllo NATO, sia per approfondire i processi di adeguamento del paese agli standard del liberismo occidentale. Solo la borghesia liberal-nazionalista poteva pensare di illudere il popolo ucraino che ciò potesse coincidere con pace, democrazia e unità territoriale, mentre sopra le loro teste le potenze mondiali preparavano lo scenario opposto e i governi nazionali, da loro sostenuti, procedevano alle privatizzazioni, alle riforme liberiste del mercato del lavoro* e alla guerra contro gli insorti delle regioni orientali. Dal febbraio di quest’anno il governo russo ha fatto la scelta di entrare direttamente nell’area contro il governo nazionalista di Kiev sostenuto dalla NATO (USA E UK in testa) e giocarsi fino in fondo la sua influenza “storica” sul territorio. In quanto potenze capitaliste, tutte, non hanno mai guardato ai “principi” (con i quali riempiono i testi delle dichiarazioni pubbliche e della propaganda), ma a garantire i profitti ai cartelli rappresentati. Nessuna di esse è disposta a perdere terreno a favore della concorrenza, soprattutto nel contesto restrittivo dovuto alla lunga crisi del capitalismo.
Come studenti e lavoratori l’unico conflitto a cui ci volgiamo è quello sociale, di classe, come unico mezzo in nostro possesso per