GIOVANI CONTRO DIVISIONI E SFRUTTAMENTO

Lo scorso 14 settembre a Treviglio si è presentato Matteo Salvini. Un gruppetto di giovani e studenti si è raccolto nelle vicinanze per contestare la sua presenza ed è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Con la solita scusa del mancato preavviso, sono stati tutti identificati e circondati per ore.
Gli studenti però si sono ben intrattenuti facendo cori e interventi contro la Lega e contro le false divisioni tra immigrati e italiani portate avanti da chi vuole solo sfruttare di più tutti.
Nel frattempo altri passanti si sono uniti alla protesta, tra loro altri giovani e famiglie.
Da parte nostra esprimiamo solidarietà, sosteniamo e partecipiamo a queste iniziative!
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Anche da Treviglio siamo stati alla manifestazione nazionale organizzata dal collettivo di fabbrica – lavoratori GKN di Firenze. Un corteo operaio come non se ne vedevano da tempo. Circa 40mila lavoratori e studenti da vicino e lontano, diverse categorie hanno trovato unione dietro gli operai in testa. Contro le delocalizzazioni della produzione, contro i licenziamenti e i ricatti tra salute e lavoro, ma soprattutto, per modificare i rapporti di forza esistenti tra i lavoratori e i loro aguzzini su tutto il territorio nazionale.
Solo due giorni dopo la manifestazione, una sentenza del tribunale di Firenze ha disposto il ritiro della procedura di licenziamento e liquidazione della fabbrica. Una sentenza che trova appiglio proprio sugli articoli dello statuto dei lavoratori che sono figli del ciclo di lotte a noi precedente e a quelli accordi ottenuti con le nuove lotte in fabbrica dai lavoratori GKN. Nulla viene regalato, tutto può essere conquistato. La partita non è affatto chiusa, il tempo guadagnato verrà speso per rafforzare la mobilitazione, fonte originaria dalla quale scaturiscono piccoli e grandi cambiamenti concreti.
A Firenze la proprietà potrebbe tornare all’attacco una volta aggiustato il tiro e aggirato la sentenza, ma dovrà fare i conti con una forza costruita dagli operai sul loro territorio. In tutto il resto d’Italia e per tanti altri lavoratori rimangono i licenziamenti e i ricatti sulla condizione di lavoro.
Anche nella Bassa Bergamasca la mobilitazione deve continuare, prendiamoci carico di questo, confrontiamoci per capire come creare condizioni favorevoli allo sviluppo di una forza non elettorale, ma di classe sul nostro territorio. Ne va delle condizioni di vita e di lavoro future per tutti noi. Serve l’impegno di ognuno dei tanti che hanno iniziato a prendere coscienza. Qualcosa si muove, diamogli gambe, braccia e cervello.
UNA CLASSE, UNA LOTTA
[per chi volesse partecipare, le nostre riunioni sono ogni lunedì in via Curletti, 12 alle 21.00 circa – Treviglio]
Collettivo Tana Libera Tutti, Treviglio
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UNA CLASSE, UNA LOTTA! COLLETTIVO DI FABBRICA – OPERAI GKN

ASSEMBLEA: MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE ORE 20.30 IN VIA CONIUGI CURLETTI 12 A TREVIGLIO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A FIRENZE
SABATO 18 SETTEMBRE 2021
ORE 15:00
Concentramento alla Fortezza
Raccogliamo l’appello dei lavoratori GKN di Firenze a estendere la lotta negli altri territori e posti di lavoro. Organizziamoci per raggiungere Firenze Sabato 18 Settembre e partecipare dal territorio della bassa bergamasca alla manifestazione nazionale indetta dal collettivo di fabbrica – lavoratori GKN.
Perché l’abbiamo sempre sostenuto, da una parte è in atto un processo di ristrutturazione del territorio dove i siti produttivi vengono smantellati e con questi anche i diritti dei lavoratori che ci lavorano, dall’altra è forte la crescita del settore logistico dove invece le nuove multinazionali vorrebbero azzerare la storia di lotta della classe lavoratrice del nostro paese e impongono condizioni di lavoro indecenti (concorrenziali le chiamano loro).
La vertenza GKN riguarda tutto il territorio nazionale e anche quello di altri paesi in Europa. Fermare ora i piani del capitalismo di trarre profitto dalla crisi in corso come sempre sulla nostra pelle è dovere dei lavoratori, nessuno lo farà per noi. In tante aziende spesso una logica sindacale perdente e la rassegnazione hanno fatto il gioco delle élite imprenditoriali e finanziarie. A Firenze non è andata così, i 500 operai sotto licenziamento hanno occupato la fabbrica e hanno dato indicazione a tutto il mondo del lavoro su l’unica cosa che abbiamo da fare: INSORGERE, OVUNQUE. Perché devono cambiare i rapporti di forza tra i lavoratori di questo paese e i suoi aguzzini, banchieri, associazioni imprenditoriali, multinazionali e professionisti della politica. Perché, come dimostrano questi operai, se si è uniti non passano le misure di governo, non passano le decisioni dei manager, non passano le divisioni che crea il green pass tra gli operai sui luoghi di lavoro, non passano i licenziamenti. Un grande insegnamento, una possibilità di aprire un processo che ci rafforza tutti.
Facciamo appello a tutti i lavoratori del territorio, alle fabbriche in crisi e quelle dove invece i profitti volano e lo sfruttamento anche, ai precari e agli studenti. Prendiamo contatto per organizzare la nostra presenza a Firenze e per tornare qui con un piano territoriale da portare avanti nel periodo che seguirà. Facciamo appello agli operai SAME che hanno avuto modo di confrontarsi con i colleghi di GKN a spingere in questo verso.
Andiamo insieme e torniamo insieme, una classe una lotta!
Invitiamo a discutere insieme la proposta di lotta dei lavoratori GKN e a organizzare la partenza per Firenze:
ASSEMBLEA: MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE ORE 20.30 IN VIA CONIUGI CURLETTI 12 A TREVIGLIO
Se non riuscite a partecipare all’assemblea, ma vorreste venire a Firenze con noi, contattateci.
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AULA STUDIO TUTTI I LUNEDI

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FILM!

venerdì 2 luglio 2021 ore 20:45 proiezione del film Parasite

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I VOSTRI PROFITTI I NOSTRI MORTI

Il 18 giugno, davanti alla LIDL di Biandrate (Novara) è stato ucciso Adil Belakhdim, ex operaio TNT e coordinatore SICOBAS di Novara. Un’autista che lavora per una ditta fornitrice della LIDL, ha deciso di forzare il picchetto, chiamato per lo sciopero nazionale della logistica, e, travolgendo alcuni lavoratori, ha trascinato Adil per alcuni metri uccidendolo.
Un lavoratore ha ucciso un altro lavoratore, che stava dalla sua parte, che era lì per lottare anche per i suoi diritti.
Contrariamente a quanto detto da alcuni, qui non ci sono due vittime, c’è un carnefice e c’è una vittima, appartenenti però alla stessa classe. Un “dettaglio” che non possiamo tralasciare.
Possiamo tralasciare invece i motivi psicologici del gesto infame, perchè qualsiasi essi siano, quello che abbiamo di fronte è un attacco a tutta la classe lavoratrice, in nome di un profitto che ci ha resi individui in affanno, frustrati e sempre più isolati.
Un’intera classe, portata all’esasperazione da un paio d’anni di gestione criminale della pandemia, iper-sfruttata da un mondo che non può permettersi di fermarsi perché il profitto va fatto tutto e subito, ricattata dall’imminente sblocco dei licenziamenti, disorientata e terrorizzata a tal punto da non saper riconoscere chi è il vero nemico.
Quanto vale la vita di un lavoratore o di una lavoratrice? Qualunque sia il suo valore è pericolosamente basso. La strage di lavoratori può continuare.
Adil e tutti gli altri lavoratori che alzano la testa per migliori condizioni di vita e di lavoro sono eroi che in questa guerra non dichiarata si sono messi in prima linea. È questo l’unico mezzo a nostra disposizione per rompere quel meccanismo che spingerà altri lavoratori come l’autista a premere l’acceleratore. Capirete che così tutti i lavoratori perdono, invece lo Stato e la classe dirigente si rafforzano.
È di fronte alla morte di Adil che si è resa ancora più forte l’esigenza di una ricomposizione di classe, di una vera unione tra lavoratori che possano finalmente individuare chi è il vero colpevole di tutte le sofferenze e attaccare con determinazione e organizzazione. Non possiamo più permettere che altro sangue venga versato in nome di interessi che non ci appartengono.
La LIDL è complice di questo assassinio, impone i suoi ritmi di lavoro e quindi anche di vita ai lavoratori, li sfrutta e li costringe alla protesta per ottenere quel poco che gli spetta. Si avvale di ogni mezzo per vincere la concorrenza e aumentare il profitto.
Gli altri padroni sono da meno? No, gli operai attaccati di Fedex-TNT a Tavazzano e di TEX-PRINT a Prato lo confermano.
Lo Stato è complice di questo assassinio: svilisce il valore dei lavoratori permettendo che le grandi aziende chiudano o delocalizzino, causando licenziamenti di massa; fa pestare i lavoratori e gli studenti ai picchetti e in manifestazione; insegna a tutti che la voce grossa si fa solo con i deboli, mentre ai forti si chiedono favori; emana leggi che sviliscono il lavoro, lo rendono precario e servile; attacca la libertà di manifestare (come con i decreti sicurezza) e arresta chi lo fa, lasciando intendere a tutti gli altri che manifestare non ha senso ed è un reato.
Non ci resta che organizzare l’autodifesa operaia e dei lavoratori perchè dovremo difenderci meglio ed ancora.
Onore ad Adil, dalla parte giusta della storia!
collettivo TanaLiberaTutti – Treviglio
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Contro i poteri oppressori e imperialisti, con la resistenza del popolo palestinese

Anche a Treviglio

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UNA CLASSE, UNA LOTTA. LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA.

Le classi dirigenti cercano di risolvere le crisi sistemiche di questo modello di sviluppo (dentro le quali si sviluppano anche quelle sanitarie), senza mai riuscirci definitivamente. Lo fanno attaccando e erodendo le condizioni di vita dei lavoratori, che organizzandosi si difendono da questi attacchi. Le iniziative della classe sono inevitabilmente represse quanto più possibile, poiché mettono in discussione la gestione capitalistica delle crisi. Diverse sono le forme di opposizione a questo stato di cose, ma lo stesso è il modo con cui vengono affrontate dallo Stato; attraverso la repressione.
Nell’ultimo periodo abbiamo visto l’intensificarsi di questi attacchi, contro gli operai TNT-FedEX in lotta per affermare i propri diritti, contro esponenti dei comitati che lavorano per attribuire le giuste responsabilità a chi, nelle valli e nella provincia bergamasca, ha posto in primo piano il profitto e non le vite umane di fronte al virus, contro i giovani che hanno animato le proteste contro coprifuoco e chiusure, contro studenti e lavoratori mobilitati nella contestazione a dirigenti politici negli ultimi anni (Renzi, Salvini ecc…) da Napoli a Bergamo, contro i detenuti e le loro rivolte.
Questi purtroppo sono solo alcuni degli esempi. Come collettivo di lavoratori e studenti autorganizzati non possiamo che esprimere la nostra massima solidarietà ai lavoratori e ai compagni colpiti in tutto il paese. A questo scopo abbiamo partecipato alla manifestazione organizzata dal SiCobas a Piacenza sabato 13.
Collettivo TanaLiberaTutti Treviglio
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> WORKERS LIVES MATTER <

È solo grazie al lavoro dei suoi numerosi operai se Amazon aumenta – addirittura triplica! – i suoi profitti anche in periodo di crisi economico-sanitaria. Ai lavoratori però vengono riservate solo le briciole di questi enormi guadagni. Un semplice bonus annuale risuona come una presa in giro se si pensa ai sacrifici fatti durante tutto questo periodo.
Di recente gli operai di Amazon si sono costituiti in sindacati, in collettivi di lavoratori e hanno proclamato scioperi e proteste in moltissimi magazzini in tutta Europa e negli Stati Uniti. Anche il bonus annuale, una tantum, ultimamente concesso è stato il prodotto di queste lotte, non è stato certo un regalo del management.
Tutte le aziende, Amazon in primis, tentano in ogni modo di impedire l’organizzazione autonoma (politica e sindacale) dei lavoratori, tentano di ostacolarla in qualsiasi modo.
Per questo informarsi, conoscere le procedure e le direttive di dove si lavora, affrontare collettivamente i problemi e rivendicare i propri diritti è una necessità di tutti noi lavoratori.
>Incidente sul lavoro e malori
>Transpallet elettrico
>Lavoro interinale
>ROL
>Job rotation
>Turno notturno
>Richiami
>Segnalare l’assenza dal lavoro per malattia o ritardo
Queste sono solo alcune delle conoscenze che mettiamo a disposizione, ma molto altro c’è da sapere e da condividere. Non esitare a contattarci se pensi anche tu che sia arrivato il momento di ricominciare a parlare tra lavoratori, per conoscere quanto contrattualmente stabilito o conquistato in altri magazzini (es. turnazioni giuste e applicazione del job rotation, aumento ticket restaurant, maggiore tutela della salute dei lavoratori, etc…), per condividere le problematiche, per unirsi ed essere più forti e determinati, per organizzarsi e saper rispondere in modo consapevole e collettivo alle prepotenze della dirigenza e di un sistema che, pur di fare profitti, se ne frega dei ritmi di lavoro, dei turni, delle condizioni di salute e di sicurezza in cui le persone lavorano (anche se apparentemente viene venduta un’immagine differente, scaricando, nei fatti, le responsabilità sugli stessi lavoratori).
contatti:
sportellolavorotlt@gmail.com (Treviglio, Bergamo e dintorni)
rossoconte@hotmail.com (Lambrate, Milano)
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UNA CLASSE UNA LOTTA

Prosegue la lotta degli operai Sematic di Osio Sotto (BG) contro lo strapotere del gruppo multinazionale Wittur: 8 ore di sciopero, con presidio davanti ai cancelli, che ha portato al blocco totale della produzione creando un danno. La situazione è dura e tutti gli operai lo sanno, non è sufficiente, la forza necessaria deriverà solo dall’unione tra noi, per questo siamo andati in solidarietà degli operai con uno striscione semplice e chiaro.
Opporsi al processo di smantellamento della Sematic è un atto a favore di tutti i lavoratori del territorio. Siamo la classe dei lavoratori e la nostra sorte è legata l’uno con l’altro, dalle produzioni alle logistiche, dal commercio ai servizi passando per i lavoratori agricoli, dal più anziano al più giovane…
Andrà tutto bene se saremo capaci di far valere i nostri interessi, gli interessi di una classe.
Facciamo appello a tutti i lavoratori e gli studenti del territorio a sostenere la lotta degli operai Sematic e partecipare con loro alle mobilitazioni.
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