COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ AL COMPAGNO DEPO

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Come ormai molti sanno, in Siria è in corso un conflitto aperto su larga scala che vede parecchie e differenti forze in campo. Così come in Iraq. Ciò che si sa meno invece è che all’interno di Siria e Iraq, ma anche Turchia e Iran, si estende una porzione di territorio, il Kurdistan, la cui esistenza viene rivendicata da anni da tutto il popolo curdo seppur con approcci differenti tra le sue varie “anime”. Nel 2011 in uno di questi stati, la Siria, si sviluppa un conflitto in funzione anti-Assad (governatore siriano al potere dal 2000), i gruppi ribelli che ne fanno parte vengono promossi ed aiutati, nella loro funzione, dai governi occidentali d’Europa e dagli Stati Uniti. I nostri media hanno sempre parlato di “primavera siriana” contro la tirannia. Oggi tutti sappiamo che i gruppi che si imposero alla guida di tali rivolte altro non erano che gruppi appartenenti alla galassia dell’islamismo radicale siriano e di altri stati del medio oriente: tra questi l’IS (Stato Islamico). Inutile dire che il popolo curdo che vive nella regione del Kurdistan siriano si è trovato coinvolto in tale processo. Coerenti con la loro esperienza politica di lotta e di autodeterminazione (nei confronti degli stati occupanti), questa parte di popolo ha messo in campo la più efficace resistenza agli attacchi dell’ISIS, imponendosi, anche agli occhi del mondo occidentale, come baluardo della resistenza allo Stato Islamico e all’imperialismo in medio oriente. È in questo contesto che si sviluppa la resistenza della città di Kobane (divenuta simbolo anche per il suo interesse strategico) e della regione del Rojava (cantoni di Czire, Kobane e Afrin) e la lotta delle fazioni curde che controllano quei territori, tra i quali YPG e YPJ. Continua a leggere

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Presidio lavoratori AZ FIBER di nuovo sotto attacco

141128-kq7G-U43040737525122DmB-1224x916@Corriere-Web-Bergamo-593x44311280609_397834120402105_1892178680_nNella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio un altro attacco è stato messo in atto contro il presidio che da ottobre resiste fuori dai cancelli della fabbrica. Presidio che riunisce i lavoratori della AZ FIBER che per la seconda volta in pochi anni si trovano a lottare contro la minaccia della chiusura e dei conseguenti esuberi. Stesse biglie di acciaio lanciate contro i vetri delle auto, stessa firma dell’infamia subita a fine febbraio, a conferma che non si tratta di un “banale” atto vandalico ma di un gesto intimidatorio piuttosto esplicito, il quale si unisce alle varie lettere e telefonate anonime di minaccia nei confronti di alcuni lavoratori. Atti infami che troppo ricordano le minacce e le violenze degli squadristi in camicia nera che negli anni ’20 colpivano gli operi in lotta, e purtroppo oggi come ieri chi alza la testa per rivendicare ciò che giustamente gli spetta crea timori e insicurezze nei confronti di chi dall’altra parte da sempre guadagna sullo sfruttamento e ricorre ancora alle intimidazioni con lo scopo di spaventare, dividere e reprimere.

Piena solidarietà a tutti i lavoratori FIBER e pieno supporto per la lotta che portano avanti.

17/05/2015 – Collettivo TanaLiberaTutti Treviglio

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Comunicato sulla criminalizzazione della lotta antifascista a Treviglio

Il 25 Aprile la festa in piazza è stata rovinata, è vero. E’ stata rovinata da una presenza ingombrante ed arrogante, quella del sindaco Giuseppe Pezzoni, un fascista senza scrupoli che può, in tutta tranquillità, un giorno sostenere e garantire con la forza pubblica la presenza dei fascisti sul territorio trevigliese ed il giorno dopo, sempre con la stessa tranquillità, onorare e ricordare chi i fascisti li ha combattuti anche a costo della vita, farsi portavoce dei principi dell’antifascismo e della resistenza antifascista.

Con arroganza il sindaco, anche durante la contestazione, continua il suo discorso come se niente fosse, d’altronde per lui il problema che gli si pone non è sociale, è squisitamente di ordine pubblico. E cosi viene da subito trattato: far tacere, zittire gli schiamazzi! Intervengono la polizia ed i carabinieri, l’aggressione (questa si) c’è ed è provata, in ogni caso son spintoni e mani al collo di chi vuol parlare. Un megafono sequestrato prima di poter essere utilizzato ed i tentativi di togliere lo striscione e portar via chi volantina. Il pomeriggio la caccia all’uomo, la polizia insegue per le strade un partecipante alla contestazione. Inizia la caccia a chi ha il coraggio di dire che a Treviglio NON VA TUTTO BENE e chi prova a farlo deve essere punito.

Ad aiutare la polizia ed i fascisti nella caccia spunta anche il video, immediatamente montato ad arte, di Emilio Zanenga. Basta guardare il video per capire che quello non è giornalismo. Esatto, non abbiamo paura di dirlo: il video infame, che non ha l’interesse a mostrare la contestazione nella sua natura riprendendo l’insieme della stessa, è montato così come lo vediamo per due motivi:

1) fare la propaganda più becera e servile al sindaco ed alla giunta (d’altronde fare un bel servizio al proprio datore di lavoro è il modo migliore per fare strada).

 2) i volti delle persone ben ripresi sono il miglior servizietto che si possa fare al sindaco ed ai suoi amici fascisti squadristi (quelli si) che tanto protegge.

Si parla quindi del fatto che, quel video specifico, espone al rischio non solo alcuni partecipanti alla contestazione, ma proprio quella tanto decantata libertà di espressione che dovrebbe essere garantita non a costo della propria incolumità. Attribuisce inoltre l’onere di avere rovinato la festa del 25Aprile ad alcuni tra quelli che la festa la volevano salvaguardare dall’ipocrisia delle istituzioni (che sfacciataggine e quale infamità!).

Il collettivo NON organizza proprio nessuna aggressione. le forze politiche e i media che sostengono l’ipotesi contraria hanno come unico scopo quello di criminalizzare la lotta.

Il collettivo ha sempre rivendicato tutto ciò che fa. Lo sanno bene i trevigliesi che conoscono bene anche noi. La montatura è grossa ed è atta a terminare ciò che si è iniziato la mattina: zittire e mettere a tacere diventano annientare: esce la lista di proscrizione nazi-fascista nei confronti di alcuni di noi, con tanto di foto ed invito a darci la caccia.

Per non farci sentire più al sicuro, attaccati da una spropositata campagna mediatica da parte di tutte quelle forze politiche che da sempre fanno i propri interessi, messi al bando proprio come i fascisti facevano con i partigiani: ACHTUNG BANDITEN!

Ecco la libertà di espressione tanto decantata.

Chi contesta le politiche di svendita del patrimonio pubblico ai privati, di svendita delle case comunali, chi contesta l’esecuzione degli sfratti di intere famiglie ad opera del comune, chi si arrabbia per la chiusura delle aziende e per il futuro di lavoro precario che ci viene riservato, deve essere ridotto al silenzio ed isolato. I mezzi per farlo? Qualsiasi!

Nonostante ciò non ci spaventiamo e rimaniamo fermi nel nostro impegno per continuare un discorso politico che non può certo essere fermato da queste vili ed infamanti tentativi di ridurci al silenzio.

Collettivo TanaLiberaTutti

Treviglio Antifascista

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Comunicato dell’RSU AZ FIBER di Treviglio-Arcene

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ALLA FIBER LA RESISTENZA CONTINUA

Le Lavoratrici e Lavoratori AZ FIBER ormai sono 6 mesi che vivono al di là del cancello aziendale (per la seconda volta in 3 anni!). Il presidio per tutti noi è stato ed è tuttora un punto importantissimo della nostra lotta, perché oltre ad averci dato un punto di controllo visivo, ci ha dato anche la possibilità di avere un luogo di riferimento dove potersi scambiare informazioni e opinioni, non solo… talvolta accendere veri e propri dibattiti.

Non siamo partiti a scrivervi del presidio così per caso, c’è un perché!

In questi mesi in quel luogo si è creato un gruppo fortissimo, teniamo a sottolinearlo, che non ha mai avuto paura di niente, nemmeno delle cosiddette forzature aziendali. Questo ha per più volte permesso a tutti i lavoratori di evitare il peggio. Tutti quanti i presidianti hanno ormai capito l’importanza degli scioperi e di cosa riescono a produrre se ben coordinati, e siamo certi che se gli andrete a domandare “lo rifareste?” loro senza più un minimo di titubanza vi risponderebbero… sicuramente! Continua a leggere

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Documento: 25 APRILE, RICORDARE E’ CONTINUARE A LOTTARE

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Documento a cura del collettivo Tana Libera Tutti di Treviglio presentato in piazza nella giornata del 25 aprile 2015, analisi del significato di una resistenza che non deve fermarsi, contro gli abusi di chi sfrutta, e specula per interessi capitalistici. Collegamenti alla situazione del territorio e soprattutto l’importante contributo dell’RSU AZ FIBER il quale ha potuto portare in piazza la voce più importante di tutte, specialmente, in questa data: quella degli operai in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro a condizioni dignitose.

Documento scaricabile qui: 2015.04 – Documento 25 aprile 2015

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Comunicato sulla contestazione al sindaco Pezzoni 25 aprile 2015

CHI CI PARLA DI ANTIFASCISMO?

Stamattina al corteo ufficiale del 25 aprile è stata contestata la presenza del sindaco Pezzoni, personaggio con un passato politico in contrasto ai valori della resistenza, perché ci si chiede con che coraggio prenda parola nella giornata simbolo dell’antifascismo; i discorsi vuoti e senza senso sono infatti il risultato di questa e di tante altre contraddizioni.

Sono molte le criticità da rinfacciare al sindaco, in primis essersi schierato pubblicamente dalla parte dei fascisti di Forza Nuova ai quali ha concesso più volte spazio e tutela con le forze di polizia (arrivando a militarizzare una città pur di permettere la loro presenza), ecco perché il suo intervento stamattina è un’offesa a chi il fascismo l’ha combattuto e lo combatte ancora.

Infatti se da una parte è sempre ben disponibile a concedere permessi ai fascisti di forza nuova, ecco che dall’altra invece la gestione dell’emergenza abitativa è a dir poco scandalosa, poiché quando si tratta di aiutare concretamente chi si trova in una situazione di forte disagio il comune sa solo voltare le spalle o proporre soluzioni di comodo e senza reali prospettive di miglioramento, lasciando poi alla polizia il compito di reprimere ed eseguire gli sfratti con la forza. Al contempo ai neofascisti è permesso cavalcare in modo opportunistico tematiche sensibili come quella della casa (tematica che non gli appartiene), condendo il tutto con una buona dose di razzismo, solo per creare una guerra tra poveri italiani contro stranieri molto efficace per distrarre la gente dalle vere problematiche, quali privatizzazione dei beni pubblici e vendita degli alloggi comunali/popolari (tendenza molto forte anche a Treviglio).

La svendita delle case comunali rientra appieno nella politica di privatizzazione che viene perseguita dal comune, anche attraverso decisioni autoritarie (vedi foro Boario, piazza Setti, case via XX settembre, ecc), e quindi nell’esclusivo interesse di imprenditori e immobiliaristi a discapito dei bisogni reali delle persone che vivono sul territorio, benché in occasioni come la celebrazione del 25 aprile questi soggetti si riempiono la bocca di tante belle parole sulla democrazia.

Altra dimostrazione di disinteresse da parte dell’amministrazione nei confronti delle tematiche sociali fondamentali è l’assenza di una voce istituzionale che prenda posizione a difesa dei lavoratori della AZ FIBER di Treviglio-Arcene, azienda storica del territorio: questi lavoratori da mesi ormai si trovano a lottare da soli per la difesa del proprio posto di lavoro, contro la minaccia degli esuberi annunciata dalla proprietà tedesca che mira a chiudere per spostare la produzione altrove.

Si vuole quindi ribadire che il vero 25 aprile non è una celebrazione istituzionale vuota e ipocrita, ma la giornata dedicata a chi ha lottato e a chi lotta tutt’ora contro i soprusi di chi guadagna sfruttando e togliendo dignità alle classi economicamente e socialmente più deboli.

 

IL 25 APRILE NON E’ UNA RICORRENZA, ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Treviglio Antifascista, 25 aprile 2015

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A TREVIGLIO IL FASCISMO NON PASSA

AntifaRESOCONTO DELLA GIORNATA ANTIFASCISTA DI TREVIGLIO,
SABATO 13 DICEMBRE.

Oggi 13 dicembre, a Treviglio, in Piazza Setti, Forza Nuova ha indetto un presidio per l’assegnazione delle case popolari ai soli italiani.

Come risposta, noi studenti, lavoratori immigrati ed italiani, precari e pensionati di Treviglio siamo scesi in piazza determinati per dire che a Treviglio non c’è posto per i fascisti.

A fronte di una crisi lavorativa che lascia moltissime famiglie nell’impossibilità di pagarsi un affitto, a fronte di una disoccupazione giovanile che tocca il 40% e a fronte di una precarizzazione del lavoro che non permette a moltissimi giovani di raggiungere un salario dignitoso, Forza Nuova ha individuato come problema l’immigrazione. Continua a leggere

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Sabato 29 novembre MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA a Bergamo

locandina corteo 29 gialla-001CONTRO IL RAZZISMO ISTITUZIONALE, L’ONDATA XENOFOBA FASCIO-LEGHISTA E I RICATTI DEI PADRONI

UNITA’ DI CLASSE E LOTTA ALLO SFRUTTAMENTO

DOMANI RITROVO A TREVIGLIO ORE 8:00 IN STAZIONE OVEST (treno delle 8:13 per Bergamo)

Di seguito due comunicati del comitato antirazzista 500euro:  (1) meno 8   (2) meno 10

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Sciopero 14 Novembre 2014

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI: UNA CLASSE, UNA LOTTA!
Dalla parte degli operai trevigliesi. Solo la lotta paga.

Working_Class_by_cartsLa lotta che, qualche anno fa, gli operai della FIBER di Treviglio hanno portato avanti per salvare il proprio posto di lavoro è un chiaro esempio di come la mobilitazione collettiva sia l’unica via possibile per difendere i propri diritti. A fronte di un continuo attacco alle condizioni di lavoro e di vita di quegli operai, quella stessa lotta torna oggi ad essere necessaria per impedire nuovi licenziamenti.
A fronte di una crisi nel settore produttivo ancora allarmante, si può notare come, anche nelle zone di Treviglio e dintorni, dagli ultimi anni a questa parte, vengono realizzate importanti opere infrastrutturali (BRE.BE.MI, TAV, ecc..) che rendono il territorio un nodo strategico nella movimentazione e distribuzione delle merci. Difatti la possibilità di esternalizzare la produzione o di delocalizzarla del tutto dove il costo del lavoro è inferiore ha permesso di spostare la produzione altrove, portando anche sul territorio della bassa bergamasca un enorme sviluppo del settore logistico. La creazione di posti di lavoro in questo settore, che ci spacciano come nuovo orizzonte lavorativo si palesa nella realtà come lavori sottopagati, precari, sfruttati – Continua a leggere

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Contestazione inaugurazione BreBeMi 23 luglio Stazione Centrale Treviglio

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Arriva la BreBeMi: dietro l’apparenza gli interessi dei pochi e il lavoro precario per noi

A Treviglio il sole splende e, nel mentre, dopo 1,6 miliardi di Euro, dopo svariati arresti per inquinamento ambientale e tangenti, apre la BreBeMi, autostrada che collega la cintura periferica di Brescia alla quella di Milano.
L’amministrazione ed i media parlano dell’opera come di un’opportunità, la Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e la Pro Loco organizzano un aperitivo di benvenuto, ma in mezzo a tutta questa euforia, a noi vengono da fare due brevi considerazioni, che ci portano a valutare la BreBeMi come un mezzo che porterà ad un peggioramento delle nostre condizioni di lavoro e di vita.
Vogliamo infatti capire a che interessi ha risposto e risponderà l’apertura di questa autostrada, a chi e cosa porterà sul nostro territorio e che conseguenze avrà per noi, lavoratori e studenti della bassa bergamasca.
Perché se una cosa la crisi ce l’ha insegnata, è che le leggi sul lavoro fatte, le grandi opere costruite e lo sviluppo programmato per uscire dalla crisi non fanno del bene a tutti, ma solo ad alcuni. Continua a leggere

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