Dal 23 giugno 2022 gli operai e le operaie della Maier Cromoplastica di Verdellino (BG), azienda del settore automotive dove si producono parti in cromatura di autovetture e veicoli industriali, sono in sciopero con presidio permanente fuori dai cancelli della fabbrica. I lavoratori, in gran parte donne, stanno protestando contro la decisione dell’azienda di delocalizzare la produzione nei Paesi Baschi (Spagna).
La decisione di presidiare i cancelli è arrivata dopo che alcuni macchinari, pari al 23% della produzione, sono stati trasferiti ad azienda chiusa e alla totale insaputa delle 92 lavoratori impiegati. Sorpresa amarissima per gli operai e le loro famiglie che, però, hanno deciso di rispondere con forza e determinazione: con turni di 4 ore il presidio va avanti e vede l’adesione della maggior parte delle lavoratrici in forza.
Il prossimo 6 luglio l’azienda ha comunicato che si terrà una riunione del Gruppo Maier per decidere il futuro della fabbrica di Verdellino. Le operaie non si aspettano buone notizie e per tutelare il proprio lavoro continuano a presidiare i cancelli per impedire che altri macchinari vengano trasferiti dallo stabilimento.
Quella della Maier è l’ennesima situazione che vediamo sul nostro territorio; ricordiamo la Az Fiber di Treviglio, la Sematic di Osio Sotto, la Timken di Brescia… solo per citarne alcune.
Anche questa volta ci troviamo di fronte all’ennesimo piano padronale di dismissione e delocalizzazione, in linea con l’ormai già avviata ristrutturazione del nostro territorio: sempre meno produzione e sempre più capannoni di logistica. Le conquiste passate in termini di salari e condizioni di lavoro, se non vengono difese, lasciano il terreno a: salari da fame, contratti a termine, intermediazione di manodopera, incremento esponenziale dell’alienazione all’interno dei nuovi capannoni della logistica, inquadramenti poco professionalizzati e mansioni che non valorizzano il ruolo del lavoratore nella società.
Come Collettivo esprimiamo la nostra solidarietà al presidio delle operaie Maier perché dall’esito della loro lotta dipenderà non solo il loro futuro come lavoratrici, donne e madri ma il futuro di tutti noi. Difendere i cancelli della fabbrica al fianco delle lavoratrici vuol dire mettere un ostacolo al generale peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita del territorio, vuol dire lottare contro la disoccupazione, la precarietà e i lavori sempre più poveri di salario e conoscenza.
Come abbiamo imparato dalla lotta dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio (Firenze), è necessario estendere le lotte dalle singole fabbriche a tutto il territorio affinché la lotta si rafforzi e assuma una portata di cambiamento generale. Proprio per questo, come Collettivo rilanciamo lo sciopero delle operaie Maier e invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare al presidio permanente.
Il presidio si trova in via Madrid a Verdellino (BG).
L’iniziativa è in mano ai lavoratori e alle lavoratrici:
INSORGIAMO OVUNQUE!
Collettivo Tana Libera Tutti