CONTRO IL PIANO DI SMANTELLAMENTO DELLA SEMATIC DI OSIO SOTTO (BG)

A Osio Sotto (BG) c’è lo stabilimento della Sematic, dove si producono componenti per ascensori, compresi quelli che tutti noi utilizziamo nei condomini. È questo il prodotto del lavoro dei circa 250 operai e impiegati Sematic. Adesso la proprietà che ha acquistato la Sematic (il gruppo tedesco Wittur) vorrebbe delocalizzare la produzione in Ungheria con conseguente licenziamento della maggior parte dei lavoratori impiegati ad Osio. Per gli operai e le loro famiglie questa è una sorpresa amara, la rabbia c’è ed è legittima. La proprietà non ha rispettato né accordi né promesse fatte, ma non ha mai smesso di produrre utili.
Se per gli operai Sematic questa situazione è nuova, non lo è in generale per la classe operaia del territorio. Centinaia di operai ed ex-operai hanno dovuto far fronte ad un piano padronale di dismissione e delocalizzazione, si potrebbero fare molti esempi, come quello della Az Fiber tra Treviglio e Arcene. Sul nostro territorio è in atto da anni un processo di ristrutturazione che da una parte vede lo smantellamento e la dismissione di molte delle industrie produttive e dall’altra la costruzione di nuovi insediamenti logistici. Questo unisce lavoratori e lotte diverse dandogli potenzialmente più forza, ma finché questa forza non si esprime nessuno si farà carico degli interessi dei lavoratori al loro posto. Né la politica istituzionale impegnata ad assecondare gli interessi delle classi dirigenti né tanto meno i dirigenti stessi che hanno come unico obiettivo il profitto.
Raggiungere l’unità tra la maggior parte dei lavoratori di una stessa industria è importante per prendere decisioni e vincere la paura, l’iniziativa è in mano agli operai e ai lavoratori in modo diretto e non solo alle rappresentanze sindacali. Decidere i momenti giusti e le giuste pratiche di lotta da mettere in campo e scambiarsele.
Come lavoratori e studenti autorganizzati nel Collettivo TanaLiberaTutti Treviglio esprimiamo solidarietà agli operai Sematic, perché la loro lotta è la stessa lotta di tutti i lavoratori del territorio.
Perché difendendo il loro posto mettono un ostacolo anche al generale peggioramento delle condizioni di lavoro nel territorio, contro l’aumento della disoccupazione e contro le nuove assunzioni precarie e iper-sfruttate.
Per questo sosterremo le iniziative che gli operai e i lavoratori
Sematic vorranno mettere in campo contro la chiusura dello stabilimento.
Per questo sosteniamo e rilanciamo anche lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto per il 5 Novembre contro l’arroganza delle associazioni degli industriali che oltre a non voler concedere aumenti salariali non si fanno scrupolo a lasciare operai senza salario e famiglie senza pane e dichiarano tranquillamente di voler aprire un’altra stagione di licenziamenti.
Collettivo TanaLiberaTutti Treviglio
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