La NATO, da sempre sotto il comando USA, è una vera e propria macchina da guerra: provoca bombardamenti, morti e feriti, devastazione di territori, fughe di milioni di persone dai propri paesi d’origine e maggiore sfruttamento dei lavoratori.
Sul territorio italiano si trovano numerose basi militari e aziende che vendono armi ai paesi in guerra.
L’Italia, uno dei 29 stati membri della NATO, è all’undicesimo posto nel mondo per spese militari e schiera i suoi militari in ogni aerea dove ha interessi economici, come in Iraq, Libano e Iran.
In questi paesi i militari italiani hanno il compito
non solo di combattere ISIS sul territorio, ma anche quello di prevenire e sedare le rivolte delle masse popolari a protezione degli interessi economici dell’imprenditoria occidentale, pensate a ENI, Trevi e molte altre.
In Iraq, Libano e Iran donne, studenti, lavoratori e masse di disoccupati scendono in piazza contro le borghesie nazionali e contro un sistema che alimenta lo sfruttamento e le disuguaglianze sociali, le reazioni governative sono sanguinarie, ma livello internazionale c’è il silenzio stampa.
Noi non ci stiamo al silenzio. Per questo ci schieriamo contro tutte le guerre capitaliste e imperialiste e siamo solidali con i movimenti popolari in rivolta per la liberazione dal sistema capitalista e dall’oppressione socio-economica.
La guerra parte anche dall’Italia, fermiamola qui!
[ci vediamo il 24 gennaio allo SpazioJurka https://www.facebook.com/events/3342932412443485/ ]