-> DOPO I LAVORATORI GEMEAZ DI TREVIGLIO ANCHE QUELLI DI CASSANO SI PREPARANO ALLA PROTESTA

A Febbraio, per protestare e rendere pubblica la condizione lavorativa alla quale vengono costretti dalla società, davanti al punto cottura si è svolto un presidio che ha visto protagonisti i lavoratori della Gemeaz di Treviglio. Protestano, in particolar modo, contro il mancato pagamento degli straordinari e delle ferie oltre agli eccessivi carichi di lavoro. A sottolineare quanto questa sia una situazione che accomuna tutti i punti cottura gestiti dalla Gemeaz in Italia ci pensano i lavoratori di Cassano D’Adda che proclamano nuovamente lo stato di agitazione. Questi lavoratori, già nel 2016, dovettero manifestare per far rispettare gli accordi contrattuali ed ora si ritrovano ancora al punto di partenza.

Alle proteste dei lavoratori si aggiungono quelle delle famiglie che usufruiscono delle mense scolastiche che, sia a Treviglio che a Cassano, mettono in discussione i costi (troppo elevati) e la qualità (troppo bassa) dei pasti.

Come Collettivo ci siamo espressi contro la gestione Gemeaz delle mense scolastiche poichè riteniamo sia un problema che riguarda tutti i trevigliesi e, insieme, i lavoratori del punto cottura (spesso anche genitori) che nonostante coprano un importante ruolo nella gestione del territorio, dovendo preparare i pasti per tutti i bambini delle scuole, ancora non vedono corrisposto il giusto compenso.

Le proteste dei genitori per l’abbassamento dei costi e per la qualità dei pasti vanno di pari passo con quelle dei lavoratori che lottano per migliori condizioni di lavoro.

Come già si è evidenziato durante l’assemblea pubblica con i genitori che pagano la mensa scolastica, la condizione lavorativa del personale Gemeaz è legata alla qualità dei pasti. Il personale sottoposto a carichi di lavoro eccessivi per mancanza di organico e di mezzi produce inevitabilmente dei pasti di minore qualità. Il lavoro in condizioni dignitose, invece, è il presupposto fondamentale per migliorare i pasti prodotti. Il costo eccessivo, come ci indicano le proteste dei lavoratori, non è da attribuire affatto a retribuzioni elevate, ma, piuttosto, all’ostinata volontà della Gemeaz di continuare a macinare profitti da capogiro.

Le amministrazioni comunali (tutte), invece che piegarsi agli interessi di questa multinazionale come finora hanno fatto, devono prendere chiara posizione contro la Gemeaz e a favore dei genitori e dei lavoratori. Ma solo questi due soggetti, uniti sul piano delle proteste già messe in campo e in continuità con queste,  potranno imporre un miglioramento della situazione generale. Nessuno al posto loro si opporrà alla volontà della Gemeaz di continuare a fare ciò che gli riesce meglio fare: non i pasti, ma enormi guadagni.

Esprimiamo massima solidarietà e supporto ai lavoratori dei punti cottura di Treviglio e di Cassano.

PAGARE I LAVORATORI

ABBASSARE IL COSTO DEI PASTI

NO AI PROFITTI SULLE MENSE SCOLASTICHE

Collettivo TanaLiberaTutti Treviglio

contatti: Collettivotanaliberatutti@gmail.com

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