Lo strano caso di Dr.William e Mr.Stornati.
Nel dicembre 2014 una mobilitazione spontanea di studenti e lavoratori trevigliesi respinge con fermezza i fascisti di Forza Nuova Bergamo quando si presentano in piazza con l’intento di dividere i lavoratori, sulla base della differente nazionalità di origine, a difesa di padroni e palazzinari e delle loro manovre di smantellamento dell’edilizia popolare e di peggioramento delle condizioni lavorative. Tra questi poco raccomandabili soggetti c’è un volto che oggi è diventato un po’ più familiare: il candidato consigliere nella lista Fratelli d’Italia Treviglio William Stornati.
(Ammiratelo qui sotto il gazebo accerchiato dalla gente)
Cacciato dalle piazze quando tentò di occupare Piazza Setti insieme ai suoi camerati di Bergamo, questo personaggio ora prova a rientrare dalla finestra (come un vero ladro di formaggio…) direttamente nel consiglio comunale della nostra città!
Come fa?! È presto detto: Forza Nuova, formazione di picchiatori nazi respinta grazie alla mobilitazione popolare, non era lo strumento giusto per inserirsi nella scena politica locale, per questo è stato più comodo sfruttare il funzionale e triste teatrino della campagna elettorale. Insomma, avendo perso la piazza ci si concentra sul comune. E’ quindi il neonato gruppo locale di Fratelli D’Italia (che sostiene Imeri e Pezzoni) la sua nuova sponda politica. Dopo avergli accuratamente pulito la faccia citando nel curriculum politico solamente la militanza di 10 anni nella Lega Nord e creando un nuovo profilo facebook, lo candida a consigliere tra le sue fila.
Che dire, emblematico che sia proprio Fratelli D’Italia ad accogliere questo esempio di integrità nazista, d’altronde solo gente tanto incoerente da contestare Pezzoni per poi finirci insieme nella stessa coalizione può farsi carico di tali soggetti. Fratelli D’Italia si dimostra, a Treviglio come altrove, il partito dei volta gabbana, dei traditori dei lavoratori, la sponda politica istituzionale ai gruppi della destra più infame. Ma d’altronde cosa ci si può aspettare da un partito che intitola la sezione trevigliese al fascista repubblichino Pino Rauti?!
L’estrema destra infatti cerca di farsi strada nelle istituzioni accodandosi dietro al carro della Lega e con la silenziosa complicità del centro “sinistra”. Stessi personaggi che poi hanno la faccia tosta di elargire discorsi pubblici sull’antifascismo e la resistenza durante le commemorazioni istituzionali del 25 aprile.
Insomma, secondo questi ipocriti, chi non può stare nelle piazze dovremmo accettarlo in ruoli di potere. Subirne le decisioni così come stiamo già subendo quelle della scorsa giunta comunale (anch’essa contestata) e del governo nazionale PD (che fa conferenze al suon dei manganelli).
Inoltre è bene sottolineare che formare un partito nuovo (FdI) ma con la stessa gente che ha governato per anni a livello nazionale (ad esempio l’ex ministra Meloni) e regionale, non assolve dalle proprie responsabilità politiche chi si è reso complice dei più barbari attacchi ai diritti dei lavoratori e della precarietà dilagante funzionali agli interessi imprenditoriali, dell’alleanza imperialista per l’esportazione della “democrazia” in medio oriente e dei bombardamenti “intelligenti”. Responsabili quindi insieme agli altri (PD compreso) della situazione di crisi subita negli ultimi anni e che non sembra avere fine nonostante l’utilizzo strumentale degli indicatori economici. Non incantano dunque le vuote promesse di una campagna elettorale che ha superato i limiti del ridicolo e della decenza, sia sui contenuti che per i personaggi coinvolti.
A Treviglio, come nel resto del paese, ci sono già tanti problemi sociali e parecchi sfruttatori, arrivisti e speculatori, non abbiamo bisogno di guerre tra poveri e divisioni. Non tolleriamo un partito di fascisti che vuole aprire le porte del Comune di Treviglio alla peggiore feccia dell’estrema destra, all’unico scopo di deviare l’attenzione dai reali problemi della popolazione e continuare a favorire affari e speculazioni.
Il circo della campagna elettorale a cui stiamo assistendo è indicativo di quanto la politica dei partiti che si sono susseguiti ai vari livelli di governo non sia più in grado di dare risposte concrete alle esigenze delle classi subalterne che pagano il prezzo di una crisi capitalistica prodotta dalle stesse forze economiche di cui questi squallidi soggetti si sono sempre fatti garanti e paladini, sacrificando gli interessi collettivi a quelli dell’impresa e quindi del profitto di pochi sulle spalle di lavoratori, studenti, precari e anziani.
L’unica via è l’autorganizzazione nei quartieri, nelle scuole, nei posti di lavoro… Respingendo chiunque cerchi di fare divisioni al fine di innescare guerre fra poveri, spingendo invece verso la riconquista dal basso di ciò che ci è stato tolto dai vari PD, Forza Italia, FdI, Lega e compagnia bella…
(qui in versione Dr.William candidato)