ALLA FIBER LA RESISTENZA CONTINUA
Le Lavoratrici e Lavoratori AZ FIBER ormai sono 6 mesi che vivono al di là del cancello aziendale (per la seconda volta in 3 anni!). Il presidio per tutti noi è stato ed è tuttora un punto importantissimo della nostra lotta, perché oltre ad averci dato un punto di controllo visivo, ci ha dato anche la possibilità di avere un luogo di riferimento dove potersi scambiare informazioni e opinioni, non solo… talvolta accendere veri e propri dibattiti.
Non siamo partiti a scrivervi del presidio così per caso, c’è un perché!
In questi mesi in quel luogo si è creato un gruppo fortissimo, teniamo a sottolinearlo, che non ha mai avuto paura di niente, nemmeno delle cosiddette forzature aziendali. Questo ha per più volte permesso a tutti i lavoratori di evitare il peggio. Tutti quanti i presidianti hanno ormai capito l’importanza degli scioperi e di cosa riescono a produrre se ben coordinati, e siamo certi che se gli andrete a domandare “lo rifareste?” loro senza più un minimo di titubanza vi risponderebbero… sicuramente!
La nostra forza a livello sindacale è stata senza dubbio l’esperienza e la competenza a livello lavorativo che ognuno di noi ha all’interno dell’azienda, senza trascurare il fattore fiducia l’uno verso l’altro, questo ci ha permesso di non avere mai in ogni singola situazione difficile un minimo di titubanza sul da farsi.
Durante il nostro percorso sindacale ci siamo resi conto che gli strumenti che hanno i lavoratori per far valere i propri diritti non sono molti, e in questo le istituzioni non ci agevolano, indi per cui abbiamo dovuto far rendere al massimo il minimo dei diritti che ci hanno lasciato a disposizione.
Vorremmo sottolineare che la nostra battaglia ci ha permesso 3 anni fa di salvare tutti i posti di lavoro anche nelle aziende esterne che lavorano per Fiber (e che non presidiavano); per tutti c’è stato lavoro fino ad oggi con la sottoscrizione della RSU FIOM di salvaguardia del lavoro per 3 anni. La battaglia cominciata 6 mesi fa ci ha permesso di obbligare l’azienda a fare retro front sugli esuberi, a dicembre di far partire la cassa integrazione straordinaria per un anno e a febbraio di evitare la cessata attività già annunciata.
Per ora non sappiamo come andrà a finire, ma una cosa è certa NON CI ARRENDEREMO!