Le classi dirigenti cercano di risolvere le crisi sistemiche di questo modello di sviluppo (dentro le quali si sviluppano anche quelle sanitarie), senza mai riuscirci definitivamente. Lo fanno attaccando e erodendo le condizioni di vita dei lavoratori, che organizzandosi si difendono da questi attacchi. Le iniziative della classe sono inevitabilmente represse quanto più possibile, poiché mettono in discussione la gestione capitalistica delle crisi. Diverse sono le forme di opposizione a questo stato di cose, ma lo stesso è il modo con cui vengono affrontate dallo Stato; attraverso la repressione.
Nell’ultimo periodo abbiamo visto l’intensificarsi di questi attacchi, contro gli operai TNT-FedEX in lotta per affermare i propri diritti, contro esponenti dei comitati che lavorano per attribuire le giuste responsabilità a chi, nelle valli e nella provincia bergamasca, ha posto in primo piano il profitto e non le vite umane di fronte al virus, contro i giovani che hanno animato le proteste contro coprifuoco e chiusure, contro studenti e lavoratori mobilitati nella contestazione a dirigenti politici negli ultimi anni (Renzi, Salvini ecc…) da Napoli a Bergamo, contro i detenuti e le loro rivolte.
Questi purtroppo sono solo alcuni degli esempi. Come collettivo di lavoratori e studenti autorganizzati non possiamo che esprimere la nostra massima solidarietà ai lavoratori e ai compagni colpiti in tutto il paese. A questo scopo abbiamo partecipato alla manifestazione organizzata dal SiCobas a Piacenza sabato 13.
Collettivo TanaLiberaTutti Treviglio