Manifestazione in bicicletta contro l’autostrada Treviglio-Dalmine!

MANIFESTAZIONE IN BICICLETTA CONTRO L’AUTOSTRADA TREVIGLIO-DALMINE

16 settembre 2023, ritrovo ore 9:15 alla stazione centrale di Treviglio (BG)

Sabato 16 settembre, una nuova iniziativa contro l’autostrada Treviglio-Dalmine: invitiamo tutti a partecipare!
Come studenti e lavoratori del territorio pensiamo sia necessario contribuire con tutti i mezzi alla lotta per impedire la costruzione di questa autostrada. Sappiamo bene a cosa portano queste infrastrutture: devastazione ambientale e un generale peggioramento della vita dei lavoratori del territorio. Noi non ne avremo alcun vantaggio.
Dicono “Non sarà un gran danno, sono solo 18 km”. Si taglierà in due l’ecosistema tra Adda e Serio, si distruggeranno per sempre quei pochi squarci di natura rimasti e si metterà a rischio quel poco di produzione agricola ancora esistente, con conseguente riduzione dei posti di lavoro nel settore.
Dicono “Ma no, vedrete, ci sarà lavoro per tutti!” Sì, ai lati di queste grandi arterie sorgono come funghi grandi magazzini per la logistica. Ma ogni volta che scioperano e picchettano gli ingressi dei magazzini, i lavoratori di Italtrans, di Amazon e di altre logistiche, piccole o grandi, ci ricordano che le condizioni di lavoro nel settore sono pessime e che se la logistica porta prosperità, non è certo la prosperità dei lavoratori.
Dicono “Tranquilli, sarà sostenibile”. E invece aumenterà il traffico e così l’inquinamento e così le malattie ad esso collegate. Mentre la sanità viene smantellata, si vuole investire denaro pubblico per peggiorare la salute di tutti.
Dicono “Ci sono gli investitori privati”. Nel frattempo, mentre c’è chi non arriva alla fine del mese, Regione Lombardia regala più di 140 milioni ai soliti affaristi del cemento, e se i conti non torneranno? Beh facile, ancora una volta l’Ente pubblico interverrà a coprire perdite e a garantire profitti.
I grandi piani per il territorio vengono fatti passare sulle teste (e nelle tasche) dei lavoratori salariati. Un’opposizione puntuale e organizzata alla costruzione dell’autostrada è possibile e necessaria e deve vedere i lavoratori del territorio come protagonisti. Non c’è altro modo di far valere i propri interessi.
Il prossimo appuntamento quindi è sabato 16 settembre alle ora 9:15 alla stazione centrale di Treviglio (BG) per una manifestazione in bicicletta.
[per altre informazioni scriveteci o consultate la pagina del Comitato No autostrada Treviglio-Bergamo]
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Sul nuovo decreto lavoro: IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Il nuovo decreto lavoro, varato il 1° maggio, è ancora una volta un insieme di misure contro i lavoratori e gli studenti, in continuità con i governi precedenti.
Stretta sugli aventi diritto il Reddito di Cittadinanza (futuro Assegno di Inclusione) e sugli obblighi per mantenerlo; nuove causali alle quali i datori di lavoro possono far riferimento per proroghe e rinnovi dopo l’anno di durata del contratto, una delle quali particolarmente interessante, che giustifica la proroga/rinnovo per “esigenze tecniche, organizzative e produttive”, individuate dai contratti collettivi applicati in azienda; si ricorre ancora ai contratti di espansione all’interno di processi di smantellamento e riorganizzazione delle imprese, ovvero indennità mensili di copertura per i mesi che separano il lavoratore dal contratto di lavoro alla pensione; ancora meno burocrazia e più incentivi alle imprese per l’assunzione di categorie di lavoratori “svantaggiati” (giovani NEET, percettori di assegno di inclusione, ecc.); nuovi investimenti nel fondo scuola-lavoro che oltre alla maggiore qualificazione delle ore di scuola on the job (PCTO), istituisce un indennizzo per l’infortunio mortale dello studente-lavoratore, come a dire che altri incidenti mortali sicuramente ci saranno, perché ormai sembra deciso che anche gli studenti debbano lavorare e morire sul lavoro, come tutti gli altri.
Basta dare una lettura, anche disattenta, al testo del decreto per intuire tra le righe la direzione che, ancora una volta, si è scelto di intraprendere.
Da una parte, i “NON-lavoratori”, i cd “parassiti della società”, ridotti a contarsi le “sfighe” sperando che siano abbastanza numerose da poter rientrare ancora nel “beneficio” dell’assegno di inclusione; dall’altra i lavoratori e i futuri-lavoratori, soprattutto quelli che hanno provato ad organizzarsi in questi anni, colpiti da subdoli tentativi, mascherati da indennità o da finti aumenti in busta paga, di appiattire fino allo spegnimento una qualsiasi forma di conflitto.
Ma è tra quelle stesse righe che possiamo invece trovare i modi per costruire una NOSTRA strada a partire dai nostri interessi: rifiutare ogni retorica di guerra tra poveri, non farsi ingannare da misure solo apparentemente a sostegno dei lavoratori, unirsi tra lavoratori e studenti affinché PCTO e sfruttamento cessino di esistere.
Sulla scia delle nuove prospettive possibili, che ci hanno mostrato vertenze come quelle della GKN di Campi Bisenzio e le lotte degli studenti nelle scuole e nelle piazze, e a fianco di chi nel nostro territorio già si sta muovendo, come i lavoratori di Italtrans, uniamoci e organizziamoci contro sfruttamento e povertà. Solo la lotta paga.
Se hai bisogno di incontrarti per discutere con i tuoi compagni di classe o i tuoi colleghi di lavoro contattaci, la nostra sede è disponibile.
Ci riuniamo ogni lunedì sera, dalle 21.15 circa, in via Curletti, 12 a Treviglio.
Collettivo Tana Libera Tutti – Treviglio
email: collettivotanaliberatutti@gmail.com
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COL BUON CUORE NON SI PAGANO LE BOLLETTE – capitolo 2

ASSEMBLEA PUBBLICA
24 GIUGNO, ORE 18.00,
VIA CONIUGI CURLETTI,12 a TREVIGLIO (BG)
In continuità con la prima assemblea dello scorso 5 marzo, invitiamo alla partecipazione di un secondo momento di discussione, confronto e scambio di pratiche tra educatrici ed educatori del territorio e oltre.
Sono tantissimi i gruppi e i collettivi nati in questi mesi con l’esigenza di mettere al centro la questione delle pessime condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici del Terzo Settore. Alle porte dei tavoli di contrattazione sul rinnovo dei diversi CCNL del settore, il 24 giugno proveremo ad individuare insieme strategie di lotta ponendo al centro questioni come l’esigenza di un contratto unico per il Terzo Settore, lo smantellamento del sistema degli appalti e altre necessarie rivendicazioni.
Partecipa e invita a partecipare amici e amiche/colleghi e colleghe impiegati nel settore.
Non siamo soli/e!
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Il nostro 25 aprile

Il nostro 25 aprile
Martedì 25 aprile 2023
Ore 15:30
State park in zona nord (via Marco Polo) a Treviglio
Interventi, merenda, musica
Treviglio anche quest’anno vuole dimenticare la storia partigiana: la passeggiata istituzionale rende omaggio quasi esclusivamente ai monumenti delle forze armate e della Polizia, istituzioni che hanno anche ostacolato le vicende della Resistenza; confonde i luoghi dove anche qui, piccolo paese di provincia, alcune donne e uomini si sono mossi per combattere il regime fascista.
Prendiamo per esempio Piera Patander, partigiana che venne arrestata a Treviglio per ordine della stessa Questura che oggi viene celebrata.
Noi questo 25 aprile, invece, vogliamo celebrare i nostri caduti, vale a dire migliaia di morti sul lavoro, quelli nel tentativo di fuggire da guerra e povertà, quelli in carcere e quelli che sono caduti nel tentativo di opporsi al sistema capitalista.
Noi oggi, lavoratori sfruttati, studenti e giovani proletari, vogliamo unirci e contrastare gli ennesimi tentativi del Comune di Treviglio di limitare gli spazi a mere attività commerciali e dei padroni di ridurre la nostra vita al servizio dei loro profitti.
La Resistenza ci insegna che non si può aspettare che la liberazione arrivi dall’alto, perché quando è così, è in cambio di un maggiore sfruttamento.
Chiudiamo con le parole di Piera Patander nella speranza che per ognuno di noi possa essere un’indicazione per un mondo libero da sfruttamento e oppressione.
“Oggi mentre rifletto su avvenimenti e penso a tanti episodi sconcertanti di questi ultimi anni, esprimo l’augurio che i giovani, i quali sono l’avvenire del paese, siano comprensivi tra loro e siano uniti nella lotta colla classe lavoratrice per poter realizzare le loro giuste rivendicazioni”.
Collettivo Tanaliberatutti Treviglio
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Pro vita all’ospedale di Treviglio

Treviglio, 19/04/2023
Un’altra volta stamattina davanti all’ospedale di Treviglio saranno presenti i Pro Vita, a detta loro per pregare contro l’aborto e contro l’eutanasia.
Proprio ieri G. Meloni ha dichiarato che sarebbe ora di attingere dalle riserve di lavoratrici non ancora occupate, per evitare di dover usare gli immigrati.
Il capitale, il governo che lo sostiene e le forze reazionarie di questo paese disegnano insieme le donne perfette: sfornatrici di bambini, lavoratrici da spremere per il proprio profitto, persone incapaci di controllare il proprio corpo, tanto da non poter decidere nemmeno della vita e della morte.
Non è questo che siamo e vogliamo essere.
Fuori gli obiettori dagli ospedali!
Sul nostro corpo e sulla nostra vita decidiamo noi!
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Apertura spazio e aula studio

Il venerdì pomeriggio lo spazio del Collettivo in via Curletti, 12 sarà aperto.
Dalle 15:00 aula studio e consultazione biblioteca!
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Proiezione “E TU COME STAI?”

Circolo al Bafo, Spazio Jurka, Collettivo Tana Libera Tutti e OpenDDB (Distribuzioni dal Basso) presentano:
🗓 DOMENICA 26 MARZO 2023 🗓
🕕 ORE 17:00 🕕
📌Presso Circolo al Bafo, Piazza Bolognini, Seriate
🎥 Proiezione di “𝗘 𝗧𝗨 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗦𝗧𝗔𝗜?” 🎥
Regia di Filippo Maria Gori, Lorenzo Enrico Gori (ITA – 2022 – 100′)

𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐢𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚: 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐆𝐊𝐍 𝐝𝐢 𝐅𝐢𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞.
▶ Collegamento streaming con i due registi e con i rappresentanti del Collettivo di fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Vogliamo che sia un’altra occasione di confronto non solo con gli operai della GKN ma anche tra lavoratori e lavoratrici del nostro territorio. Proseguiamo sulla strada dell’organizzazione e dell’unione delle lotte nel territorio in cui lavoriamo e viviamo.
—–
𝗦𝗜𝗡𝗢𝗦𝗦𝗜
Il 9 luglio 2021 i lavoratori della GKN Driveline Firenze, azienda dell’automotive, scoprono che la loro fabbrica a Campi Bisenzio è stata chiusa. Nessun preavviso, nessuna crisi: una delocalizzazione a fini speculativi. La reazione del Collettivo di Fabbrica degli operai non si fa attendere. Occupano lo stabilimento, vi organizzano un presidio per garantirne la sicurezza e avviano una mobilitazione che coinvolge l’intero territorio e altre lotte del paese. “Insorgiamo”, motto partigiano fiorentino, è la loro parola d’ordine. Per sfuggire a calcoli politici e finanziari calati dall’alto la comunità degli operai GKN si ritrova ad affrontare continui ostacoli, raggiri e imprevisti. Più vanno avanti e più la lotta si svela essere non solo uno strumento di difesa ma anche un modo diverso di intendere la vita, dove prendersi cura degli altri costituisce il primo passo per la cura di sé.
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ASSEMBLEA: COL BUON CUORE NON SI PAGANO LE BOLLETTE

COL BUON CUORE NON SI PAGANO LE BOLLETTE

ASSEMBLEA DOMENICA 5 MARZO, ORE 18:00,

IN VIA CURLETTI, 12 A TREVIGLIO (BG)

Sugli educatori e sui “lavori sociali”

Il settore del sociale coinvolge numerosissimi lavoratori: gli “educatori”. Le mansioni che vengono svolte sono molteplici, molto differenti tra loro e coinvolgono tutti i contesti di assistenza e servizi alla persona: assistenza scolastica (in orario curricolare ed extra), comunità, sportello immigrazione, servizi sociali, orientamento al lavoro e servizi sul territorio.

Nonostante le conoscenze e le capacità richieste siano specifiche, delicate e complesse, molto spesso chi svolge questo lavoro (soprattutto donne) si trova in condizioni lavorative insostenibili. La maggior parte dei lavoratori sono assunti da cooperative sociali o da associazioni che, tramite bandi o appalti al ribasso, utilizzano tutti gli strumenti possibili per ottenere il maggiore profitto. La maggior parte delle volte l’ideale umanitario per cui la cooperativa dovrebbe operare costituisce solamente una facciata. Le condizioni di lavoro e i salari dimostrano che c’è una contrapposizione netta tra gli interessi dei lavoratori e il profitto della cooperativa-azienda.

Tante volte vengono fatte proposte al limite: contratti di collaborazione occasionale, in cui il lavoro è però organizzato come se fosse subordinato, contratti di pochissime ore settimanali, utilizzo sistematico di banca ore, figure jolly che vivono nella precarietà più assoluta (lavorano solo su sostituzioni imprevedibili). Inoltre, molto spesso si lavora in istituzioni (per esempio le scuole) in cui si svolgono le stesse mansioni e si hanno le stesse responsabilità dei lavoratori assunti direttamente, ma in condizioni salariali nettamente peggiori e con meno tutele. Un po’ come accade agli operai assunti tramite agenzie o cooperative in altri settori, uno su tutti la logistica.

Molto spesso le insostenibili condizioni di chi lavora nel sociale vengono giustificate con appassionati discorsi rispetto all’amore, alla devozione, alla dedizione e al sacrificio. Sembra che lavorare a contatto con le persone sia quasi una fortuna e che quindi il lavoro stesso sia la giusta ricompensa. Come se si potessero pagare le bollette con passione e buon cuore. Le molte lavoratrici che operano nei diversi contesti del sociale, dimostrano che tali lavori sono ancora rivestiti dal forte pregiudizio patriarcale per cui le mansioni di cura e accoglienza devono essere svolte dalle donne.

La corsa al profitto da parte delle cooperative porta a mettere in secondo piano le reali esigenze di assistenza e cura. Tante volte ad una sola persona sono affidate responsabilità che sarebbero da condividere, perché la preparazione e la forza del singolo non possono rispondere a tutte le esigenze. Questo sistema in cui gli educatori vengono facilmente sostituiti, costretti a cambiare per via dei contratti precari, alla ricerca di un posto anche solo un poco migliore e infine del riconoscimento dovuto al proprio lavoro, tutto fa, meno che il bene delle persone a cui assistenza e cura dovrebbero esser rivolte.

Infine, è estremamente difficile creare condizioni di autorganizzazione tra gli educatori, o anche di attività sindacale per vari motivi: non sempre esiste uno stesso luogo di lavoro in cui potersi conoscere e confrontare perché si è dislocati anche su territori molto ampi (intere province), il turn over e la precarietà sono costanti e impediscono ai lavoratori di creare condizioni di rivendicazione contrattuale e salariale, tante volte gli scioperi non sono possibili, spesso i contratti vengono rinnovati in ritardo o non vengono rinnovati.

I lavori dell’ambito sociale sono essenziali anche per il funzionamento del sistema capitalista in quanto liberano maggiore forza-lavoro dall’obbligo di cura e assistenza dei propri congiunti, sostituendo questa attività prima svolta dai familiari con un sistema di sfruttamento volto a generare profitto.

Lo sciopero dell’educatore, dunque, contribuisce al blocco e al danneggiamento della produzione in quanto impedisce a lavoratori di andare a lavorare.

Per questi motivi, rivendichiamo condizioni migliori e perciò invitiamo tutti a partecipare all’assemblea. Riteniamo necessario che si pongano le basi per creare luoghi in cui educatrici ed educatori possano confrontarsi e autorganizzarsi. Esprimiamo la nostra voce in modo particolare ora dato che tra poche settimane avverrà il rinnovo CCNL Cooperative sociali.

ASSEMBLEA DOMENICA 5 MARZO, ORE 18:00, IN VIA CURLETTI, 12 A TREVIGLIO (BG)

Collettivo Tana Libera Tutti

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TOMBOLA!

TOMBOLA!
Venerdì 13 gennaio 2023, dalle ore 20:30
in via Curletti, 12 a Treviglio
Tutti invitati a partecipare all’ormai consueta tombola a sostegno del collettivo!
Avremo dolci, bevande e ricchi premi, non mancate!
In contemporanea apertura straordinaria della piccola biblioteca e banchetto dei libri usati.
Fai girare e porta tanti amici!
[è possibile contribuire ai premi portandone da casa]
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Solidarietà ai lavoratori di LaMeva!

Giovedì 15 dicembre alcuni operai della ditta Italtrans di Calcio sono stati violentemente caricati dalla Polizia.
I lavoratori, assunti tramite la Cooperativa LaMeva, si trovavano di fronte ai cancelli dello stabilimento per un presidio per chiedere migliori condizioni di lavoro e contro il licenziamento di un lavoratore.
Questo è l’ennesimo episodio di sfruttamento e di violazione dei diritti dei lavoratori, in un settore, quello della logistica, che caratterizza sempre di più il nostro territorio.
Buste paga misere, altissimi carichi di lavoro, vessazioni, discriminazioni e quando provi ad alzare la testa arrivano minacce dalla sicurezza privata dell’azienda e cariche della polizia.
Il sistema delle Cooperative nella logistica funge da serbatoio di manodopera per le aziende che, grazie alla loro intermediazione, abbattono i costi relativi alle assunzioni. Il risultato è un abbassamento delle condizioni di lavoro e meno tutele per i lavoratori.
Sabato 17 dicembre è stato indetto un presidio da parte di Usb davanti alla Prefettura di Bergamo. Studenti e lavoratori uniti in sostegno agli operai LaMeva!
LA NOSTRA SENTITA VICINANZA AGLI OPERAI LAMERA DI CALCIO E A TUTTI COLORO CHE SUL POSTO DI LAVORO SI ORGANIZZANO PER LOTTARE PER CONDIZIONI MIGLIORI.
Una classe una lotta!
Collettivo Tana Libera Tutti – Treviglio
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